Mykonos Segreta, La Casa Dove Si Mangia Guardando il Tramonto
Una residenza maestosa in una delle baie più riparate di Mykonos, costruita per accogliere una famiglia allargata sparsa per il mondo
Un piccolo grande paradiso affacciato su una baia nel cuore del Mediterraneo, dove potersi godere un meritato relax e riunire sotto lo stesso tetto una famiglia sparsa per il mondo. Nei desideri dei suoi proprietari, Villa Anassa incarna proprio questo sogno: una casa capace di trasformarsi in un grande nido e allo stesso tempo un ritorno alle origini. Un ritorno anche architettonico, visto che il suo stile non si discosta dalla tradizione delle Cicladi.
I proprietari della residenza, i coniugi Elleni e Zissis Macris, sono due americani di origine greca che non hanno mai reciso il legame, fortissimo, con la terra natia. Per questo, negli anni ‘70 hanno comprato un vasto appezzamento di terreno in un angolo tranquillo e riparato dell’isola, all’epoca molto povera e con problemi cronici di approvvigionamento dell’acqua. Quest’angolo, la baia di Panormos, resta tranquillo ancora oggi, e sappiamo bene quanto la privacy e il silenzio possano essere preziose in una località fra le più belle e gettonate – e per questo affollata e rumorosa – del turismo mondiale.
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La villa si trova all’interno di una comunità recintata dove convivono, le une accanto alle altre, alcune residenze private. Partiti nel 2008, i lavori per la costruzione di Villa Anassa hanno seguito scrupolosamente tutti i dettagli di un progetto ispirato al massimo rispetto dell’architettura locale, sia in termini di volumi e proporzioni che di materiali e cartella colori.
Lo spazio esterno è innanzitutto l’ambiente privilegiato per la socialità. Di giorno e soprattutto di sera, la famiglia Makris insieme ad amici e ospiti dell’isola si ritrovano per godere degli splendidi tramonti sulla baia o dei chiari di luna che illuminano le sue acque. Barbecue e forno all’aperto permettono di cucinare anche in esterna, facilitando l’organizzazione di cene informali legate ai sapori e ai piaceri della cucina greca tradizionale.
Fra il pavimento terrazzato e i muretti a secco, sono molte le piante che rendono il giardino bello e accogliente. Oltre alla vegetazione spontanea dell’isola, come il rosmarino e la santoreggia, Elleni ha piantato ulivi e buganvillee per dare colore e vitalità.
In questa immagine è possibile osservare i tipici angoli arrotondati della tradizione dell’isola: il vento che soffia dal nord, il Meltemi, fa molto rumore, e le bombature servono per attutirne il suono.
In questa immagine è possibile osservare i tipici angoli arrotondati della tradizione dell’isola: il vento che soffia dal nord, il Meltemi, fa molto rumore, e le bombature servono per attutirne il suono.
L’interno, invece, vuole garantire ogni genere di comfort senza per questo sacrificare configurazioni e arredi tipici dello stile cicladico. Per questo, sono molti gli arredi in muratura disseminati fra zona giorno e zona notte, dagli armadi alle sedute sotto la finestra. Il bel pavimento in pietra è stato posato secondo uno schema “alla romana” ed è stato fornito dall’azienda greca Gr Stone.
Vera anima della casa, Elleni ha condotto negli anni una ricerca scrupolosa per scovare presso gli antiquari del paese gli oggetti che più potessero conferire personalità e vissuto alla sua abitazione. Ne è un’esempio la porta in legno che chiude l’armadio in muratura: come anche per il piano del tavolino nel patio, è stata acquistata da un rigattiere del Peloponneso. Vecchia di almeno un paio di secoli, la porta proviene dagli arredi di un’antica famiglia ebraica.
Un angolo dell’ingresso che si apre sul salone principale. Da osservare le piccole nicchie sulle scale e gli angoli arrotondati del corrimano, che riprendono stilemi e proporzioni del gusto locale.
Nella camera da letto padronale, il soffitto realizzato in legno sbiancato rifinisce la stanza e ne amplifica l’effetto nido. Intorno al letto, una nicchia in cemento funge da baldacchino e permette di giocare con i rimandi cromatici fra bianco e acqua marina. Il pavimento, invece, è realizzato in cemento: se il colore bianco regala un tocco immacolato, i ciottoli inseriti a mo’ di cornice offrono un originale spunto decorativo, certamente adeguato a una casa sul mare.
La grande armadiatura che si accompagna alla camera da letto padronale permette di ordinare con cura tutti gli abiti e gli accessori dei padroni di casa. In fondo, la doccia è illuminata da una lampada turca.
In questo bagno di servizio, il lavabo in pietra proviene da una vecchia casa ottomana, così come il profilo della porta collocato sopra lo specchio: un’altra testimonianza della curiosità di Elleni per le cose antiche e recuperate.
Sempre nel bagno, la doccia realizzata in muratura è decorata da piccoli pesci in ceramica realizzata da Rosa Papas, artista greca amica della famiglia Ellenis: un piccolo elemento di carattere che non sminuisce il gusto minimalista di questa architettura vernacolare.
Chi ci abita: Elleni Makris, il marito Zissis e i due figli insieme agli ospiti della residenza
Dove: Mykonos, Grecia
Anno di costruzione: 2008
Architetto: Michel Borne
Superficie: 400 mq suddivisi tra Villa Anassa e la foresteria, mentre il terreno si estende su 6.000 mq
Il particolare interessante: la casa è stata costruita attenendosi agli stilemi dell’architettura delle isole Cicladi
La calce bianca, le pietre dell’isola, gli infissi color acqua marina. Il pigro indugiare di chi, in vacanza, fra una siesta e un bagno in piscina, non sa resistere alla vista mozzafiato che si apre su uno dei luoghi più appartati dell’isola di Mykonos. Ecco la Grecia come spesso la sogniamo: un archetipo non soltanto per quanto riguarda cultura e identità, ma anche per architettura e saper vivere.
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