Prima e Dopo: Tenere la Memoria della Casa Quando Si Ristruttura
Un’intelligente ristrutturazione ha ammodernato una casa ricca di memoria senza perderne il fascino originale
Siamo a Ekaterinburg, in Russia. Gli antenati dell’attuale proprietario di questo appartamento erano ingegneri minerari che insegnavano presso la locale Università mineraria statale degli Urali. Il proprietario stesso, invece, così come la moglie, è traduttore. Anche se ha vissuto la maggior parte della sua vita altrove, desiderava tenere vivo il ricordo di chi lo ha preceduto. Così, in questo appartamento, possiamo scoprire e ritrovare gli ultimi sessant’anni di storia di una famiglia.
L’intero appartamento originariamente era arredato con oggetti di valore sentimentale, cimeli di varie epoche e, naturalmente, tanti libri.
In questo appartamento erano ancora conservati anche documenti del bisnonno del proprietario, che era stato perseguitato dal regime staliniano: solo in occasione della ristrutturazione il padrone di casa ha scoperto che il suo antenato aveva passato ben dieci anni di vita recluso in campi di lavoro.
In questo appartamento erano ancora conservati anche documenti del bisnonno del proprietario, che era stato perseguitato dal regime staliniano: solo in occasione della ristrutturazione il padrone di casa ha scoperto che il suo antenato aveva passato ben dieci anni di vita recluso in campi di lavoro.
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La sala da pranzo vista dal corridoio, dopo i lavori di ristrutturazione
I padroni di casa hanno trovato la progettista Svetlana Pakhomova consultando Houzz. La professionista ha cercato di preservare il più possibile la disposizione originale degli spazi della casa d’infanzia del proprietario, così come la palette dei colori. Con la stessa logica, anche alcuni mobili sono stati lasciati dov’erano.
La ristrutturazione intrapresa dalla professionista, durata tre mesi, ha trasformato completamente gli interni austeri e senza vitalità del vecchio appartamento.
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I padroni di casa hanno trovato la progettista Svetlana Pakhomova consultando Houzz. La professionista ha cercato di preservare il più possibile la disposizione originale degli spazi della casa d’infanzia del proprietario, così come la palette dei colori. Con la stessa logica, anche alcuni mobili sono stati lasciati dov’erano.
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La planimetria dell’appartamento: 1) ingresso; 2) toilette; 3) bagno; 4) cucina; 5) camera; 6) soggiorno; 7) sala da pranzo; 8) corridoio; 9) contenitore; 10) cabina armadio
La distribuzione degli spazi è stata lasciata per lo più intatta. Con l’intervento sono state semplicemente scambiate le funzioni delle stanze: la camera è diventata il soggiorno, quella che era la camera dei bambini è ora la sala da pranzo, mentre l’originale sala da pranzo è stata trasformata in una camera con cabina armadio.
La distribuzione degli spazi è stata lasciata per lo più intatta. Con l’intervento sono state semplicemente scambiate le funzioni delle stanze: la camera è diventata il soggiorno, quella che era la camera dei bambini è ora la sala da pranzo, mentre l’originale sala da pranzo è stata trasformata in una camera con cabina armadio.
Prima. Il vecchio contatore elettrico, con le sue spine, era forse l’unico oggetto interessante nell’ingresso quando è iniziata la ristrutturazione. L’insieme era decisamente antiquato, e il cablaggio a vista non non dava esattamente un gran tocco all’aspetto delle pareti.
Scultura: Torso di Andrei Antonov (1944-2011), copia originale dell’artista
Dopo. Nell’ingresso, la progettista ha sostituito il linoleum con un grès porcellanato grigio chiaro con un motivo che evoca la forma di un tappeto, mentre per il corridoio ha scelto un parquet. Le pareti sono dipinte a tutta altezza in un tono grigio freddo.
Di fronte alla cucina, al posto di un armadio, ora troviamo un ripostiglio separato. L’ambiente è dotato di un’apertura scorrevole, in modo che le porte del corridoio non interferiscano l’una con l’altra. Di fronte, due porte a battente conducono alla toilette e al bagno.
Dopo. Nell’ingresso, la progettista ha sostituito il linoleum con un grès porcellanato grigio chiaro con un motivo che evoca la forma di un tappeto, mentre per il corridoio ha scelto un parquet. Le pareti sono dipinte a tutta altezza in un tono grigio freddo.
Di fronte alla cucina, al posto di un armadio, ora troviamo un ripostiglio separato. L’ambiente è dotato di un’apertura scorrevole, in modo che le porte del corridoio non interferiscano l’una con l’altra. Di fronte, due porte a battente conducono alla toilette e al bagno.
Prima. Prima della ristrutturazione, questo ambiente era adibito a camera, con pareti di colore blu scuro e un motivo a strisce. Di fronte alla porta trovavamo una libreria con ante in vetro dell’epoca di Stalin, e una lampada da terra degli anni Sessanta proveniente dalla Germania dell’Est, munita di un paralume poggiante su un braccio mobile e attaccato a un lungo supporto. Alcune opere d’arte e d’antiquariato adornavano l’ambiente: come il resto dell’appartamento, questa stanza era sovraccarica di oggetti.
Dopo. Le pareti sono ancora del colore che il proprietario ricorda dalla sua infanzia. Tuttavia, Svetlana Pakhomova ha scelto una tonalità di blu più saturo, senza strisce o motivi di alcun tipo. La vecchia libreria con le sue pareti curve e la lampada da terra d’epoca sono rimaste al loro posto.
Dato che questo spazio oggi è utilizzato come soggiorno, Pakhomova ha scelto un divano rosa brillante che ravvivasse il serioso blu delle pareti. La progettista ha appeso un grande dipinto – Kama River di Elena Rufova – e ha voluto enfatizzare l’atmosfera anni Sessanta della stanza con una lampada da soffitto a cinque bracci.
Dato che questo spazio oggi è utilizzato come soggiorno, Pakhomova ha scelto un divano rosa brillante che ravvivasse il serioso blu delle pareti. La progettista ha appeso un grande dipinto – Kama River di Elena Rufova – e ha voluto enfatizzare l’atmosfera anni Sessanta della stanza con una lampada da soffitto a cinque bracci.
Prima La sala da pranzo originariamente era adibita a camera dei bambini. Prima della ristrutturazione le pareti erano in parte decorate con un rivestimento di colore giallo-verde oliva e in parte coperte da un intonaco bianco e una cornice bordeaux. Una spessa tenda sopra la porta – in Russia, un elemento tipico, tradizionalmente associato ai vecchi appartamenti dei professori – appesantiva ulteriormente lo spazio.
I libri erano stati accatastati in un angolo della stanza, con l’orso mascotte delle Olimpiadi di Mosca del 1980 appeso alla parete.
I libri erano stati accatastati in un angolo della stanza, con l’orso mascotte delle Olimpiadi di Mosca del 1980 appeso alla parete.
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Dopo. Le pareti sono state raddrizzate con del cartongesso. La progettista ha sostituito il giallo-verde oliva con la più gradevole tonalità della vernice Sage di Little Greene. Come nelle altre stanze, la professionista ha voluto aggiungere una cornice molto profilata e di dimensioni ridotte.
Pakhamova si è poi sbarazzata della decorazione sopra la porta, anche se ne ha ripreso il colore bordeaux nei rivestimenti delle finestre. Inoltre, ha spostato a destra della porta la libreria che già si trovava nell’appartamento. Oltre ai libri, ha infine messo in bella mostra le statuette in ghisa Kasli della collezione di famiglia.
Pakhamova si è poi sbarazzata della decorazione sopra la porta, anche se ne ha ripreso il colore bordeaux nei rivestimenti delle finestre. Inoltre, ha spostato a destra della porta la libreria che già si trovava nell’appartamento. Oltre ai libri, ha infine messo in bella mostra le statuette in ghisa Kasli della collezione di famiglia.
Prima. Originariamente, vicino alla finestra c’era una seconda porta che conduceva a quella che allora era la camera blu, attualmente adibita a soggiorno. Pakhomova ha suggerito di chiuderla.
Dopo. Una decorativa cornice da caminetto e un bel quadro hanno sostituito la porta che è stata chiusa. Con questo accorgimento la camera ha guadagnato in vivacità ed è stato spezzato il dominio visivo dei mobili in legno laccato. Sulla mensola del camino è esposto un altro cimelio di famiglia, una statuetta di ballerina in porcellana tedesca.
Una lampada tedesca di gusto contemporaneo illumina la zona relax tra la mensola del camino e il divano vintage. Sopra il tavolo da pranzo, invece, troviamo un altro lampadario, una sfera gialla appesa a un lungo cavo. Il tavolo da pranzo rotondo e le sedie colorate sono un regalo dei genitori della padrona di casa. La coppia ha portato con sé questi mobili dalla vecchia casa dove abitava: si adattavano perfettamente alla nuova tonalità verde oliva e davano un che di fresco all’atmosfera austera dell’appartamento.
La cucina prima della ristrutturazione
Cucina. La cucina inizialmente aveva un pavimento in linoleum, credenze bianche e pareti neutre. L’ambiente era privo di accenti luminosi, specie se pensiamo ai colori saturi delle altre stanze.
Cucina. La cucina inizialmente aveva un pavimento in linoleum, credenze bianche e pareti neutre. L’ambiente era privo di accenti luminosi, specie se pensiamo ai colori saturi delle altre stanze.
Prima. Come il resto della casa, anche questa stanza era fatiscente e versava in cattive condizioni.
In cucina, Pakhomova ha mantenuto la disposizione originale degli spazi. La ristretta zona di lavoro si trova ancora a sinistra della finestra, dove è sistemato anche il tubo del gas. La modifica più significativa è stata introdotta con la scelta della vernice Radicchio di Farrow and Ball per le pareti. Per il pavimento è stata selezionata una classica piastrella con inserti quadrati neri.
Prima. Il paraspruzzi in origine era composto da piastrelle quadrate azzurre. Il resto delle pareti era rivestito con una carta da parati effetto marmo alla stessa altezza del paraspruzzi. La parte alta delle pareti era rivestita con gesso bianco, che nel corso degli anni si era scolorito.
Dopo. I tubi del gas sono ora nascosti, e un rivestimento di piastrelle lucide del tipo metropolitana di Parigi in varie tonalità di bordeaux e in leggero rilievo hanno sostituito la vecchia copertura azzurrognola. Pakhomova ha fatto dipingere la striscia di parete sopra gli armadietti dello stesso grigio sobrio del corridoio, in modo da ottenere un insieme non troppo caotico.
Prima. Sotto il davanzale della finestra un tempo si trovava, scavata nella parete, una nicchia per conservare i cibi. Il radiatore in ghisa era spostato, e occupava quasi tutta la parete a destra della finestra.
Dopo. Il lungo radiatore è stato sostituito con un modello stretto e alto, che ha liberato spazio sul muro e rende ora possibile sedersi intorno al tavolo. Pakhomova ha poi dotato la nicchia sotto il davanzale di mensole per riporvi la cristalleria.
A destra della finestra troviamo un’incisione del famoso artista russo Ernst Neizvestny. Neizvestny l’aveva regalata a un altro artista, Misha Brusilovsky, che a sua volta l’ha poi data ai proprietari dell’appartamento. La parte anteriore del quadro porta l’iscrizione “A Misha, da Ernst. A Brusilovsky, da Neizvestny con amore, 1968”. Accanto, troviamo appeso un poster dei designer Uri Gordon e Heather Hermit (Irina Goryacheva) intitolato La mia Mosca.
Prima. Il bagno aveva uno stretto passaggio per raggiungere il lavandino, che era montato di fronte alla porta. I tubi dell’acqua e un semplice sifone di plastica erano completamente a vista.
Dopo. Pakhomova ha scambiato la posizione di lavabo e vasca da bagno. Le piastrelle quadrate azzurre sono state sostituite con piastrelle bianche neutre, che coprono la cornice della vasca e le pareti circostanti. Il resto delle pareti è stato dipinto in un tono verde saturo ispirato al colore dei tavoli da gioco.
Pakhomova ha messo un armadietto con cassetti sotto il lavandino, sormontato da un paraspruzzi in piastrelle bianche. Le piastrelle esagonali, invece, riprendono la forma dello specchio.
Pakhomova ha messo un armadietto con cassetti sotto il lavandino, sormontato da un paraspruzzi in piastrelle bianche. Le piastrelle esagonali, invece, riprendono la forma dello specchio.
Prima. Carta da parati a motivi beige, mobili marroni e alcune incisioni incorniciate: ecco come si presentava prima della ristrutturazione questa stanza, all’epoca usata come soggiorno-sala da pranzo e ora riadattata a camera.
Dopo. Pakhomova ha diviso l’ambiente per far spazio a una cabina armadio separata. Ha dipinto le pareti della zona notte in un colore dorato-curry. Infine, ha vivacizzato parte della parete della testata del letto con una carta da parati a stampa floreale.
Prima. A sinistra della finestra, originariamente, c’era una bassa libreria. La parete qui era un po’ spoglia. Questo angolo era ben illuminato, ma privo di personalità.
Dopo. Pakhomova ha lasciato la libreria nella stanza ma l’ha spostata a sinistra, di fronte al letto. Accanto alla finestra ha messo una vecchia scrivania, che era appartenuta al padre della proprietaria. Il mobile è stato restaurato e il piano è stato sostituito.
Alla parete sono appesi due schizzi dalla serie delle Saghe islandesi e irlandesi dell’artista di Ekaterniburg Vitali Volovich (1928-2018). Accanto, in bella vista, troviamo una foto della prima proprietaria di questo appartamento, la bisnonna del padrone di casa.
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Alla parete sono appesi due schizzi dalla serie delle Saghe islandesi e irlandesi dell’artista di Ekaterniburg Vitali Volovich (1928-2018). Accanto, in bella vista, troviamo una foto della prima proprietaria di questo appartamento, la bisnonna del padrone di casa.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Una coppia di signori anziani
Dove: Ekaterinburg
Superficie: 90 m²
Anno di realizzazione: 2020
Progettista: Svetlana Pakhomova
Interior designer: Irina Chertikhina
Sessant’anni or sono, la bisnonna dell’attuale proprietario scambiò la sua casa storica, che si trovava di fronte, con questo appartamento. Quando poi, in seguito, il quartiere circostante fu ricostruito, quella casa è stata demolita.